Gli Energy Whores, un’emozionante e nuovissima band solo ‘AVATAR’, si ispira alla classica musica di protesta di Bob Dylan e al lavoro spigoloso dei Rage Against the Machine. Gli Energy Whores sono stati definiti dalla stampa come “una band elettro-punk-pop il cui il ritmo ipnotico non è sufficiente a distrarre dall’acidità dei loro testi” (Rock Cabeca). Concepito dalla cantautrice Carrie Schoenfeld per far luce sulle realtà allarmanti di molti americani mentre le tensioni politiche continuano a crescere. Le versioni precedenti sono apparse su riviste del calibro di Vents Magazine, Earmilk, Lost in the Manor, EDM Rekords, Illustrate Magazine, Plastic Mag, Eat This Rock e Dope Cause We Said So.
Non solo gli Energy Whores spingono i confini con il loro lirismo, ma il loro suono sperimentale è del tutto unico. Descritto da Indie Rock come “art rock d’avanguardia”, il loro genere è difficile da definire. Elementi di electro-indie, pop, disco, rock e synth anni ’80 punteggiano le loro tracce. Pedal Steel in “Freedom Fadeaway”, uscito il 27 febbraio, porta anche un tocco di country nel mix. Descrivono la loro musica come “progettata per essere significativa e allo stesso tempo spingere l’ascoltatore a ballare”. Il mix tra una melodia degna di una danza e una narrazione brutalmente onesta non solo costringe l’ascoltatore a pensare, ma potrebbe anche portarlo a chiedersi cosa possono fare per aggiungere la propria voce a questo movimento. Di A.A. Cristi, 13 febbraio 2023 http://Broadwayworld.com
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