La pluripremiata musicista e cantautrice e musicista dalla totale inclinazione verso il folk e musica tradizionale e popolare di Long Island, Candice Night, il 25 Aprile 2025 ha pubblicato il suo terzo album da solista, dopo Reflections del 2011 e Starlight Starbright del 2015.
Voi direte ma chi è Candice Night? Bene Mettetevi comodi perché vi dirò chi è e vi parlerò del suo ultimo album.
Candice Night nasce a Smithtown, l’ 8 maggio 1971 ed è una cantante e polistrumentista statunitense nota soprattutto per essere la cantante/ autrice della band Blackmore’s Night (per gli attenti seguitori delle dirette di Radio Febbre ho richiesto più volte brani di questo gruppo) fondata insieme al marito Ritchie Blackmore, ex chitarrista dei Deep Purple con il quale esprimono un folk dalle influenze medioevali e ricco di melodie ancestrali e dei Rainbow, su quest’ultimo credo non sia necessario spiegare chi sia.

Prima di fondare i Blackmore’s Night ha partecipato in alcune occasioni come corista nei Rainbow edal 1997 è cantante nel gruppo Blackmore’s Night.
Dotata di una voce che, con la sua vellutata bellezza, potrebbe far piangere gli angeli, Candice Night ha avuto una carriera movimentata, recentemente ha collaborato, cantando con il gruppo heavy metal tedesco gli Helloween(di questo gruppo ne ho parlato in un mio articolo sul blog) cantando “Light the Universe”, canzone contenuta nel disco Keeper of the Seven Keys e con il super gruppo gli Avantasia, cantando nella canzone “Moonglow”, dell’omonimo album, collaborò anche con William Shatner e, più famosamente, con i Rainbow e i Blackmore’s Night, condividendo il palco con questi ultimi due con il marito Ritchie Blackmore come già detto precedentemente.
La cantante inglese il 16 Marzo 2025, prima dell’uscita dell’album presentò il secondo singolo “The Last Goodbye”, con la partecipazione del marito Ritchie Blackmore alla chitarra di cui hanno realizzato anche un video unica pecca è che il video sia stato realizzato con l’intelligenza artificiale, avrebbe potuto essere facilmente animato da un artista ed essere migliore poiché guardare qualcosa di finto e cantare di vere emozioni umane ti distoglie dallo sguardo sia dalla canzone che dall’artista.
Seguì l’uscita del secondo singolo che preannunciava l’uscita di Sea Glass, “Angel & Jezebel” anch’esso seguito da un video eseguito con Intelligenza Artificiale purtroppo ma su “Angel & Jezebel” voglio aprire una parentesi, una mia piccola curiosità, sapete chi era Jezebel?
La regina Jezebel era una sacerdotessa pagana, che governò Israele con una verga di fiori per trent’anni, finché non fu rovesciata in quella che equivaleva a una ribellione da parte di ribelli monoteisti e bellicosi guidati dal profeta Elia. Sotto il governo di Jezebel, Israele prosperò finanziariamente, grazie alle alleanze economiche con la Fenicia, terra d’origine di Jezebel, e altri stati confinanti. Jezebel rappresentava Tanit e Asherah sulla terra, e Bel, il figlio di El, che era la divinità principale sia dei cananei che degli ebrei all’epoca. Più tardi, dopo il violento colpo di stato, tutte le pratiche pagane furono abolite e messe fuori legge, sebbene Jezebel fosse demonizzata dagli autori dell’Antico Testamento, resta il fatto che per i pagani, Jezebel era una regina potente che fece del suo meglio per conciliare la nuova religione di Yahweh con quella del culto incentrato sulla Dea e la venerazione delle divinità pagane tradizionali.
Quando la Bibbia fu modificata e ampliata dal Cristianesimo, Jezebel divenne nota come uno spirito malvagio, “seducente” (non so cosa c’entri con il male, ma comunque), che è ingannevole e costringe gli uomini a tradire le loro mogli e ad avere relazioni… in un certo senso, allo stesso modo in cui Lilith e altre Dee pagane sono considerate da loro.
Bene chiusa questa parentesi ripasso a Candice Night e a dirvi la mia opinione sull’album.
Da sempre produttrice musicale, la newyorkese Candice Night ha iniziato a raccogliere le canzoni scritte negli ultimi dieci anni, riunendole in questo suo terzo album solista, Sea Glass, questa dimensione solista presenta la ben nota capacità intimista di Candice, nell’esibirsi in melodie dolci, plasmate con la cura della sua voce soave e cristallina.
Sea Glass è anche un approcciarsi maggiormente al folk americano, con pochi esempi di country e solo con il singolo “Angel and Jezebel” ad avere l’elemento rock.
Nell’album c’è anche la sua versione country, detta “Black Porch Version”.
“Dark Carnival” è un pezzo strumentale dai toni fiabeschi e misteriosi, mentre un’impronta medievale è presente in “When I Want to Fly”.

Soave “Nature Boy”, un momento molto intenso dell’album per una canzone scritta da Eden Ahbez (è stato un compositore, cantante e musicista statunitense degli anni quaranta e sessanta del Novecento, il cui stile di vita viene ritenuto un’anticipazione della cultura hippie, della ricerca spirituale e del pacifismo della controcultura degli anni ’60) e interpretata da Nat King Cole (registrata per la prima volta nell’agosto del 1947 dal pianista e cantante statunitense Nat King Cole, accompagnato dall’orchestra diretta da Frank De Vol, che riscosse successo di critica e di pubblico e diede l’opportunità a Cole di farsi apprezzare anche dal pubblico bianco e nel 1999 il brano fu premiato con un Grammy Hall of Fame Award).
In “The Last Goodbye” è presente la chitarra acustica di Ritchie Blackmore, mentre i figli della coppia, Autumn e Rory Dartanyan, compaiono in “Promise Me”.
A gusto personale, “Sea Glass” è piuttosto piacevole ma occorre qualche riflessione neutra, è un album piuttosto tranquillo, nella misura in cui pochissimi pezzi hanno brio, semmai è la voce della Night l’elemento brillante: la sua qualità vocale è insomma l’oggetto d’ammirazione di Sea Glass e più delle canzoni stesse. Buona parte della sua musica poi è d’impronta statunitense, un aspetto che limita la sua possibile universalità, per esempio “When I Want to Fly”, ha una matrice medieval-folk e allo stesso tempo rievoca qualcosa del gruppo rock progressivo britannico Jethro Tull.
Di fronte a più agganci di questo tipo, invece un brano country o quel cantautorato folk statunitense non brilla per qualcosa di specifico, eppure quasi tutte le canzoni sono valide, nel momento in cui si considera la musica come una cornice della sua voce.
Con “Sea Glass” Candice raggiunge un nuovo livello nella sua vita e nella sua musica, ispirata da una vita di impegnative avventure musicali, nonché dalla magia e dalle esigenze della vita quotidiana e della famiglia, Candice ha realizzato un album che osserva la vita attraverso un prisma, guardando attraverso un caleidoscopio di colori di vetro marino con un proprio bagliore speciale.
Come un alchimista, Candice fonde insieme le sue varie influenze ed esperienze per creare una musica contemporanea ma eterna.
L’album attinge da influenze rock e country in brani come il primo singolo “Angel and Jezebel” (presente nell’album in due versioni) e l’abile pop acustico di “Unsung Hero (She’ll Never Tell)”.
Dal punto di vista tematico, Sea Glass tocca i temi della perdita e dell’amore, “The Last Goodbye”, con la partecipazione di Ritchie Blackmore alla chitarra, nonché il legame tra genitori e figli e i loro desideri e sogni per il futuro, “Promise Me”, che contiene contributi dei figli di Candice.
Sea Glass contiene 9 brani originali e una versione dell’amato standard “Nature Boy”, riunite da Candice in veste di produttore in quello che potrebbe essere il suo album più personale, un viaggio attraverso il tempo e le maree.
Attingendo a vari stili musicali, i numeri dei Sea Glass sono un caleidoscopio di suoni ed emozioni, un album sonoro di momenti belli e brutti che ripercorre un decennio turbolento per Candice Night.
Pur evitando il feeling hard-rock di alcuni dei suoi progetti precedenti, qui si percepisce comunque un vero senso di dinamica, con la crudezza delle emozioni che conferisce ai brani una vera e propria pesantezza che va oltre un assalto ad alto decibel.
In questo album, argomenti difficili vengono affrontati con un tocco raffinato: la malleabilità della voce di Candice Night e la sua capacità di trarre profondità anche dalla più piccola intonazione dimostrano quanto sia una brava cantante e musicista.
Sea Glass è un album profondamente personale, ma anche ricco di temi universali e condivisibili, come l’amore e la perdita in tutte le sue sfumature, il tutto accompagnato da una colonna sonora che attinge a queste emozioni senza mai sopraffarle, qui, l’emozione è fondamentale.
La traccia che dà il titolo all’album “Sea Glass” si apre con un’atmosfera scintillante, delicata e senza tempo che gioca sia con il cuore che con la testa con un tocco impalpabile che lascia un’impressione duratura, mentre il folk americano della successiva “Unsung Hero” (She’ll Never Know) si gloria di alcune armonie vocali da pelle d’oca.
Il ritmo è lento e senza fretta, e nonostante il primo singolo, “Angel And Jezebel”, abbia la dicitura tra parentesi “Rock Version”, si percepisce più la sensazione di languide giornate estive trascorse con gli amici che qualcosa di troppo chiassoso, mentre il suo fascino country fa la sua magia.
Candice Night è una vera narratrice, la sua capacità di coinvolgere l’ascoltatore è qualcosa che affascina e allo stesso tempo dà i suoi frutti con lo svolgersi di ogni racconto. Anche la produzione è intelligente, e mentre altri potrebbero lasciarsi andare alla sentimentalità usando canti per bambini, la presenza dei suoi figli alla voce in “Promise Me” aggiunge una commozione e una realtà che si adattano in modo sorprendente.
Tutto è fatto con gusto e parsimonia, con l’aggiunta di un altro membro della famiglia, il marito Ritchie, che apporta il suo tocco argenteo ai tasti di “Sea Glass” e “Last Goodbye” per servire sottilmente la canzone piuttosto che metterla in mostra.
Nella vita ognuno di noi vive molte esperienze, ci rompiamo, ci frantumiamo, i nostri pezzi vengono sballottati e fatti rotolare dalle forze che ci circondano, levigando i nostri spigoli, insegnandoci lezioni. E anche se alcuni pezzi possono andare perduti, la maggior parte ritornano per essere cambiati, diversi, usurati dal tempo.

L’amore è un tema che mi ha sempre ispirato, l’amore trovato, desiderato e perso… La profondità di donare completamente il proprio cuore a un’altra persona con la promessa di un “per sempre”, che inizia con tanta speranza e magia, ma ci lascia così vulnerabili e indifesi sulla scia di torrenziali tempeste emotive. Come la luna e le maree, anche le relazioni hanno un flusso e un riflusso. Come sapere, quando si presenta il triste momento della dura verità, se si rimane insieme o se alla fine sarà l’ultimo addio, “Last Goodbye” ci accompagna nel viaggio emotivo di quella decisione profonda e sentita
Lanciando una piccola sorpresa nel mix, “Dark Carnival” è l’unico pezzo puramente strumentale dell’album, un brano accattivante e misterioso che presenta accenni di sapori mediorientali ed est europei che si snodano come fumo.
Ampliando ulteriormente la gamma, “When I Want To Fly” ha le vibrazioni folk prog delle leggende Renaissance, mentre “Another Day” potrebbe essere nata nei giorni felici degli anni ’70, quando i cantautori la facevano da padroni e i cantanti non facevano affidamento sull’autotune.
Prima del bonus, “Back Porch Version” di “Angel And Jezebel” chiude lo show, con una versione assolutamente straordinaria del classico “Nature Boy” di Eden Ahbez, accennato sopra, l’interpretazione molto personale di Night del brano è rispettosa dell’originale, pur aggiungendo la sua personale patina vocale che lo fa risplendere.
La maggior parte delle persone ricorderà il calore mielato della registrazione originale di Nat King Cole, insieme alle cover di Frank Sinatra e Sarah Vaughn (soprannominata Sassy esponente di punta dello stile jazzistico), ma questo brano ha una sua vita propria e una scintilla di bellezza che rafforza ancora una volta la sua affermazione di essere una delle migliori canzoni mai scritte.
Per chi scrive è un album che brilla di luce interiore e di un calore raro, Sea Glass è una collezione di diamanti che vale la pena scoprire e con Sea Glass, Candice raggiunge un nuovo livello nella sua vita e nella sua musica.
Da Parte mia è Tutto, non mi resta che dirvi Buon Ascolto!
Alla Prossima da SonoSoloParole.