VIAGGI E LUOGHI

Visita ad Auschwitz-Birkenau: Il peso della storia ed il silenzio parlano più forte di qualsiasi parola e la malvagità corre più veloce della morte

today27 Gennaio 2025 2 7

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Oggi 27 Gennaio è Il Giorno della Memoria, una giornata internazionale indicata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2005 per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, e tutti i deportati nei campi nazisti, già introdotta in Italia con la Legge n. 211 del 20/07/2000.

Esattamente ottant’anni fa, il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz ma solo dopo tutto il mondo è venuto a conoscenza dell’Inferno che era li.

Con l’occasione di questa giornata voglio ricordare insieme a tutti voi questo momento buio della storia e voglio farlo con un racconto-reportage di un mio personale viaggio fatto tra quei posti.

Pensate che lo Zyklon B manifestava il suo effetto letale in 3-15 minuti, inoltre le camere a gas di Birkenau potevano contenere fino a 2.000 vittime per volta e nell’ultimo periodo il centro di sterminio divenne in grado di sterminare fino a 6.000 persone al giorno!

La Risiera di San Sabba fu utilizzata come campo di transito per i deportati diretti ai lager di Buchenwald, Dachau e Auschwitz, tra loro ebrei ma anche prigionieri politici e partigiani italiani e slavi, rastrellati in città e nelle aree circostanti, la Risiera fu trasformata con l’edificazione di un forno crematorio collegato alla preesistente ciminiera e di alcune celle destinate ai condannati, in un vero e proprio campo di sterminio.

Scritto da: SonoSoloParole

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Commenti post (7)

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  1. liga il 27 Gennaio 2025

    Come è potuto succedere? È forse una delle domande che ci poniamo quando pensiamo all’orrore che l’essere umano civilizzato ha compiuto 80 anni fa… Loro, la gente di quel tempo, come hanno potuto non vedere? … Ripenso alle parole che ho sentito ieri in TV da Antonio Scurati, grande scrittore: “… loro, loro, loro… ci riferiamo sempre ad altri, a loro che hanno permesso tutto questo… ma forse ci stiamo dimenticando che dovremmo usare il pronome noi… “

  2. Giuseppe il 27 Gennaio 2025

    Nonostante tutto molti non hanno imparato nulla a partire da quei ebrei massacrati ora sono loro a massacrare, per cosa una striscia di terra, inutile l’uomo non impara dai propri errori, soli pochi e troppo pochi vedono oltre, la vita è sacra che sia di un animale o di un uomo, la storia dovrebbe insegnare e invece no.

    • Enrico il 27 Gennaio 2025

      Non limitiamoci a ricordare solo oggi.
      Il Giorno della Memoria dovrebbe essere un’occasione per riflettere non solo su ciò che è accaduto in passato, ma anche su quello che accade ancora oggi. Le stesse atrocità, sotto altre forme, continuano a essere commesse, e spesso passano inosservate o, peggio, nell’indifferenza generale.

      Vorrei anche mandare un messaggio a chi ha sofferto per queste ingiustizie e, oggi, usa quel dolore come scusa o giustificazione per commettere nuove crudeltà. Possibile che la storia non ci abbia insegnato nulla?

      Ricordare è importante, ma non basta. Serve imparare, ogni giorno, per costruire un futuro diverso.

  3. Amanda45 il 27 Gennaio 2025

    Ho letto tutto d’ un fiato il tuo reportage. Tramite i dettagli e le tue emozioni arriva tutto l’ orrore che hai percepito scoprendo questi luoghi.
    Come può un esser umano capace di concepire tali orrori non me lo spiegherò mai. Parlo al presente perché credo che qualcuno, in fondo, abbia dimenticato. Invece è nostro dovere ricordare e tramandare. GRAZIE SonoSoloParole.

  4. DJ Enrico il 27 Gennaio 2025

    SonoSoloParole, ma le tue non sono mai “solo” parole. Ogni volta riesci a trasformarle in emozioni, immagini e riflessioni che arrivano dritte al cuore. Con il tuo racconto mi hai fatto sentire come se fossi lì con te, ad Auschwitz, a vivere ogni momento attraverso i tuoi occhi e le tue emozioni. È difficile trovare le parole giuste per commentare la bellezza e la profondità di quello che hai scritto, ma non avevo alcun dubbio che sarebbe stato qualcosa di unico e speciale.

    Voglio ringraziarti non solo come membro di questa radio, ma anche come lettore e ascoltatore. Con il tuo lavoro arricchisci questa radio, rendendola ancora più bella, profonda e speciale. Le tue “solo parole” riescono a dare voce a temi importanti, che colpiscono e fanno riflettere, e per questo ti sono grato. Per me è un grande onore averti qui con noi e un piacere poter condividere con te idee, opinioni e pensieri, non solo sulla musica ma anche su temi così significativi come questo.

    Grazie di cuore per quello che fai e per come riesci a farlo, con passione, delicatezza e una sensibilità unica. Sei davvero una parte preziosa di questa squadra.
    Enrico

  5. Setteincondotta il 27 Gennaio 2025

    Grazie, SSP. E’ nostro dovere ricordare, tramandare la memoria di chi è passato nell’inferno ma anche combattere perché non si ripeta ancora ed ancora.
    Nessuno spazio ai negazionisti e ai mistificatori.

  6. Mercoledi il 3 Febbraio 2025

    Sono stata nelle medesime zone qualche anno fa.
    Ricordo il silenzio.
    Ogni passo diventava pesante.
    Ogni ulteriore postilla, aumentava l’ansia.
    Uno scempio dell’umanità.
    Ho ancora negli occhi tutto.
    Non ci sono parole per descrivere la sensazione provata.
    Un dolore immenso.
    L’umanità non impara dai suoi errori.