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Intervista F3D UNION - 15.10.2025

John Charles Julian Lennon conosciuto universalmente come Julian Lennon nato a Liverpool, 8 aprile 1963, è un cantautore, polistrumentista, fotografo e filantropo britannico.
Julian è il primogenito di John Lennon e l’unico figlio della sua prima moglie, Cynthia Lennon. Il suo padrino di battesimo è Brian Epstein, manager dei Beatles. Sean Lennon è suo fratellastro
Julian, prende il nome dalla nonna paterna, Julia Lennon.
Julian ha ispirato tre canzoni dei Beatles, Paul McCartney dedicò a Julian Lennon la canzone del 1968 “Hey Jude”, inizialmente il testo composto da McCarteny diceva “Hey Jules”, il soprannome di Julian, ma per motivi fonetici cambiò Jules in Jude la canzone aveva lo scopo di confortare il bambino: “prendi una canzone triste e migliorala, prova ad affrontare questa cosa terribile” questo cercava di dire nel testo; John Lennon compose il brano “Lucy in the Sky with Diamonds” del 1967, una delle canzoni più famose del padre il cui testo descrive un’immagine che il ragazzo aveva disegnato, un acquerello che ritraeva la sua amica, Lucy O’Donnell, della scuola materna, circondata da stelle; “Hey Jude” del 1968 e “Good Night” del 1968. E Proprio del 1968 suoi genitori divorziarono dopo che il padre ebbe una relazione con Yoko Ono.
Forse non tutti sanno che quando John Lennon incontrò Yoko Ono lasciò la moglie Cinthia e il figlio Julian che allora aveva appena cinque anni disinteressandosi totalmente del bambino. Chi fu loro sempre molto vicino era Paul McCartney, tanto che Julian lo considerava quasi come un padre. Cynthia era un’artista con entrate saltuarie e un giorno sapendo che avrebbe dovuto mettere insieme un po’ di soldi per crescere da sola il figlio decise di vendere le lettere d’amore e i disegni che John le aveva dato quando erano adolescenti e innamorati, sebbene ciò fosse molto umiliante. Riuscì a vendere tutto per una grossa somma e quel che scoprì solo dopo fu che il compratore era Paul McCartney. Paul li aveva comprati tramite un intermediario solo per restituirli a Cynthia che, qualche giorno dopo, ricevette tutte le lettere e i disegni per posta ben incorniciati con un biglietto che diceva: “Non vendere mai i tuoi ricordi. Con amore, Paul “.
Dopo l’omicidio del padre, avvenuto l’8 dicembre 1980, Julian Lennon espresse rabbia e risentimento nei suoi confronti, dicendo: “Non ho mai voluto sapere la verità su come papà si comportava con me. Si parlava di me in modo molto negativo… come quando diceva che ero uscito da una bottiglia di whisky il sabato sera. Cose del genere. Pensate, dov’è l’amore in questo? Io e Paul ci frequentavamo spesso… più di quanto facessimo io e papà. Avevamo una grande amicizia e sembra che ci siano molte più foto di me e Paul che giochiamo insieme a quell’età che foto di me e mio padre”.
Ecco invece le parole che Julian da adulto riserva al padre: “Tutti mi dicono: io amavo tuo padre. Vorrei averlo potuto amare anch’io, ma lui mi ha piantato in asso per andare a predicare l’amore e la pace con una donna che oggi (pur avendo ereditato 200 milioni di dollari) vende i suoi strumenti preferiti alle aste. Alcuni li ho comprati io”.
Oltre ai Beatles, Lennon fu influenzato da David Bowie, Keith Jarrett, Steely Dan e AC/DC.
Julian Lennon ha pubblicato un album intitolato Because il 24 Ottobre 2025 contenenti 4 Tracce.

Oltre alla traccia che dà il titolo all’album, la raccolta include brani intitolati “I hope”, “Keep on searching” e “I won’t give up”.
L’EP è la prima raccolta di più tracce di Lennon dopo il suo album del 2022, Jude. Come Jude, l’EP è composto da brani d’archivio risalenti a decenni fa.
“I hope” parla della speranza che il tuo partner si senta innamorato quanto te, e che l’amore prevalga.
“Keep on searching” è una piccola storia di fantasia, su una relazione in cui il partner ha deciso di andarsene, e sul pensiero che non troverai mai più nessuno di altrettanto buono, o quel tipo di amore.
“I won’t give up” parla di ciò che dice sul non rinunciare all’amore ed è frutto della collaborazione con il polistrumentista e produttore discografico statunitense (noto per la sua collaborazione con Glenn Hughes e Ozzy Osbourne, e per la sua attività di turnista con numerosi artisti pop) Andrew Watt, pseudonimo di Andrew Wotman.
I quattro brani sono stati estratti da registrazioni d’archivio su cassetta risalenti alla fine degli anni ’80 e ’90, brani che non sono mai stati inclusi nei suoi precedenti album in studio. Lavorando con il suo collaboratore di lunga data Justin Clayton, Julian ha ripulito le registrazioni e, in alcuni casi, ha aggiunto nuovi elementi musicali.
Come ha spiegato lo stesso Julian ad American Songwriter, “Il mio problema è che non riesco quasi ad andare avanti finché non avrò finito queste vecchie canzoni. Voglio dire, alcune sono finite, ma… non avevano davvero una casa. Sai… non si adattavano a nessun album in particolare. E dopo aver finito Jude… c’era ancora un sacco di roba lì. Se contassi, ci sarebbero circa due o tre album di canzoni inedite e/o incompiute”.
Lennon disse che voleva che il suo seguito a Jude che, come lui stesso sottolineava, conteneva temi emotivi seri, fosse più leggero e divertente. Chiese a Clayton di esaminare attentamente i suoi nastri d’archivio e di trovare alcune canzoni che sembrassero “più facili, più comode e più comprensibili”. Julian aggiunse che voleva lavorare su materiale che “più di ogni altra cosa… ci regalasse un po’ di entusiasmo e ci facesse battere i piedi”.
Alla fine Lennon optò per quattro canzoni e iniziò a lavorare con Clayton durante una serie di visite mensili a Londra. Disse che voleva che i brani completati mantenessero il suono grezzo delle registrazioni originali, inclusa la sua voce.
Julian ha anche raccontato che è stata utilizzata una tecnologia di intelligenza artificiale per migliorare la voce originale, un processo non molto diverso da quello utilizzato dai Beatles per ripulire la demo degli anni ’70 registrata dal suo defunto padre, John Lennon, che servì come base per il loro singolo del 2023, “Now and Then”.
Come ha sottolineato Julian, “Se aveste sentito da dove provengono (queste registrazioni), voglio dire, letteralmente da una vecchia cassetta impolverata in una scatola nel seminterrato di un ufficio, fino a dove si trovano ora, sarebbe piuttosto sconcertante. E anche da quando le abbiamo completate, la tecnologia ha fatto passi da gigante verso il livello successivo di restauro di opere più vecchie. … Tutti pensano che l’intelligenza artificiale sia pessima sotto molti aspetti”. In realtà, può essere molto utile. Dipende solo da come la si usa aggiungo io.
Lennon ha poi spiegato che queste canzoni parlavano fondamentalmente di perdere una ragazza o di qualcosa che accade all’interno di una relazione che… pensavi non sarebbe successo, ma è successo. E così… ti senti un po’ turbato e arrabbiato, e pensi che il karma li colpirà, o ci speri.
È solo rock, musica pop nella sua forma più semplice e nella sua esecuzione più semplice, credo non c’è nessun secondo fine qui.
Musicalmente, Julian ha detto che l’album Because è stato influenzato da alcune band New Wave che amava negli anni ’80.
Quando iniziai ad ascoltare Julian, pensai tra me e me che talentuosa e qualche tempo dopo iniziai a interessarmi alla sua vita da ciò che era stato condiviso e rimasi un pò delusa nello scoprire che in qualche modo era stato paragonato, senza volerlo, a John Lennon, un uomo che Julian conosceva a malapena. E quando lo sentii per la prima volta, lo scoprii e ne riconobbi l’esistenza, non pensai mai di paragonarlo a John come fecero molti. Ma lo guardai e ne apprezzai il puro talento, ora non si tratta più di John, ma di Julian, quindi giudicatelo da solo.
A causa… del titolo, mi aspettavo che questa canzone fosse una cover di una canzone scritta da suo padre tanti anni fa, sono contenta che non lo sia, questa canzone è eccellente.

Penso che questa canzone “Because” parli davvero delle cicatrici permanenti e dei ripetuti cicli di relazioni interrotte e di sfiducia che derivano dal grave trauma infantile di un padre che sostanzialmente abbandona il proprio figlio, proprio come John Lennon abbandonò suo figlio, Julian, e sua madre. Questa canzone è stata in realtà concepita in qualche modo da Julian negli anni ’80, ma finalmente portata a compimento qui. Quindi penso che questa canzone provenga da un periodo della sua vita in cui le ferite di quel trauma infantile erano ancora fresche e meno guarite di quanto non lo siano ora.
Vorrei sottolineare che, oltre agli straordinari musicisti coinvolti nella scrittura e nella registrazione, Julian ha scelto musicisti altrettanto straordinari a Los Angeles, presenti anche nel video. Sono Patrick Matera alla chitarra, Neara Russell alle tastiere, Kiel Feher alla batteria.
A volte la strada è accidentata e i dubbi sono forti, ma è proprio in questi momenti che scopriamo quanto siamo forti. Questa canzone aiuta tutti coloro che sono stati sul punto di arrendersi ma hanno continuato ad andare avanti comunque, la musica e il testo molto toccante.
In “I Won’t Give Up” la voce di Julian mi ha ricordato in particolare quella di suo padre quando fluttua sulla parola UP, quel movimento blues verso l’alto che John ha ripetuto così tante volte.
Ha guadagnato e sviluppato la sua voce e la sua arte meravigliosamente autentiche, ma allo stesso tempo è ancora dolce sentire quelle sfumature involontarie di suo padre emergere. Come potrebbe non essere così, è magico, è nel patrimonio genetico, e allo stesso tempo sfumature della sua bellissima mamma!
In “I Hope”, come non rimanere attratti dalla sua voce abilmente stratificata e sfumata, mentre le mie orecchie iniziano a concentrarsi sull’alchimia fatta di melodia, voce e testo. Scivolo sognante nell’armonizzazione con il ritornello. “I Hope…” Non sono più un osservatrice, ma dentro il mondo di Julian Lennon. E naturalmente la chitarra è la ciliegina sulla torta, e che ricca ciliegina sulla torta.
Devo dire che ho amato la musica di Julian fin dal primo ascolto, è un peccato che sia stato così criticato per il suo sound “troppo simile a suo padre”, e probabilmente ha dovuto affrontare un sacco di pressione per continuare a fare progressi dopo il suo successo iniziale.
Quest’uomo è maturato, dopo aver attraversato l’inferno e ritorno un paio di volte, spero che ora non ascolti più o non gli importi più e abbia finalmente deciso di fare ciò che gli ha procurato così tanto successo iniziale e al diavolo quello che dicono!
Da Parte mia è tutto.
Alla Prossima da SonoSoloParole.
Scritto da: SonoSoloParole
today11 Ottobre 2025 292 24
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