RADIO FEBBRE
Intervista F3D UNION - 15.10.2025
Polistrumentista del Sud Pontino, conosciuto come batterista dei Mellow Mood e per le collaborazioni con Paolo Baldini, Chicken Production, Muiravale Freetown e Giancane, Kormorano si presenta con un lavoro di 10 tracce dalla forte emotività, dove si alternano denuncia e introspezione, dimensione politica e autobiografica: canzoni che fanno ballare con la stessa intensità con cui strappano il cuore e inducono al pensiero critico. Brani che si muovono tra sonorità mediterranee e reggae, cantautorato e sfumature elettroniche, con richiami alle tradizioni africane e sudamericane: ci si ritrova subito a canticchiare i ritornelli in una lingua che ricorda il napoletano ma che è il terracinese, dialetto concreto scelto da Kormorano come unico capace di tradurre quello che si muove dentro di lui e, allo stesso tempo, omaggio vivo alle sue radici.
Il disco nasce dopo la fine di una relazione, quando l’artista decide di trascorrere un inverno a Ventotene, leggendo “Bestie in fuga” di Daniele Kong, amico e autore delle illustrazioni che accompagnano il progetto: da questo incontro di suggestioni prende forma un lavoro che mescola ritratti poetici, storie e pensieri nati davanti al mare, dove il silenzio è tutto – amore, custode, alleato, cura, inizio e fine -, mentre l’isola è specchio delle paure e delle questioni irrisolte. Riflessioni che non si fermano alla sfera privata, ma si allargano a quella sociale, portando Kormorano ad accorgersi di come, qualche volta, non siamo altro che spettatori, nel micro come nel macro: dall’inganno sulla bonifica dell’Agro Pontino al dramma dei migranti nel Mediterraneo, dalle ferite personali che incrinano identità e integrità, agli errori che – superato lo spavento – si trasformano in racconti catartici, dalle tradizioni che ci inquietano alla canzone napoletana, fino a Liberato, alle passioni, ai traumi e alle rinascite. Di qui il bisogno di osservare tutto di nuovo, dare un nome alle cose, imparare a lasciar andare e prendere posizione solo quando necessario.
“NOVE e 15” ospita tre collaborazioni – FiloQ, Lucchesi e Forelock – , porta la firma di Giancane al master ed è stato anticipato dai singoli “Traumi” e “Anopheles”, prime istantanee di quel ritiro che lo ha visto affrontare l’inverno con soltanto una chitarra, un computer e un microfono, ricucendo con la musica tutto quello che si era spezzato.
Tracklist “NOVE e 15”
1 Anopheles feat. FiloQ
2 MayDay feat. Lucchesi
3 Sirene
4 Spingule Francese feat. Forelock
5 Caterina
6 Traumi
7 Ma che ce tene chesta (Partenope ode a Liberato)
8 Scienze della Comunicazione
9 Alla Festa
10 Bestie in Fuga
Crediti del disco “NOVE E 15”
Scritto, arrangiato e registrato da Antonio Cicci (Kormorano) a Ventotene nell’inverno 2024/25
Prodotto e Registrato presso la Casa di Paolone a Ventotene
Mixato al Mac Haka Studio di Terracina da Kormorano
Masterizzato da Giancane al Canile di Roma
Artwork: Daniele Kong
Label: Mac Haka Records
Grazie a: Pierfilippo Trento e Adalgisa, Flavia Maragoni, Antonio Colonna, Gianluigi Musella e La sua Famiglia, Giacinto Rivela, Enzo D’Alessandro, Cecilia Rossi, Melania Appicelli, Danilo Spagnolo, Alessio Castagna, Mensa Art Cafè, Lucio, Ermanno,Tony,Alfonso, Simone e Fabiola, Valeria, Ciro, Matteo, Chiara, Vito, Daniele, Carmen, Benny, Noemi e Alfredo, Zurullo, Mario a’ current’, Lilia e tutti i ragazzi di Ventotene che mi hanno fatto da famiglia durante la scrittura di questo disco. Michele Amoruso (Basso 2), Lucchesi (2, Chitarra10), Guglielmo Nodari (Corde Track 8), PippoBurro (Hammond 8), Pablo Ciriaco (Piano 3, 8), Lucio Pontiero (Zampogna 9)Alessio Ottaviani, Giovanni D’Onofrio, Giovanni Capozio, Emanuele Golfieri, Jacopo Mangoni, Mellow Mood, Giancane, Chicken Production , Forelock ,Paolo Baldini, Claudio Gatta, Benedetto Vecchio, FIloQ, Almamegretta, Simone Salvucci, Arianna Barone,Manuel Chiatti, Agnese Ermacora, Cacatronnole.
KORMORANO parla del disco, traccia per traccia
1 Anopheles feat. FiloQ
(A.Cicci – F.Quaglia)
Una canzone sulla bonifica integrale dell’Agro Pontino, che mette in dubbio la motivazione propagandata dai fascisti, ovvero l’aver distrutto chilometri di selva per debellare la zanzara vettore della malaria.
2 MayDay feat. Lucchesi
(A.Cicci – A.Lucchesi)
Parla della mia impossibilità di utilizzare la marijuana come mezzo ricreativo avendola mangiata in grandi quantità, a mia insaputa, in terra americana, con successivi deliri psicotici. La paura come freno: una paura vinta e utilizzata come carburante per fare le cose. Quale partner migliore del mio nemico-amico Lucchesi? Io & lui come Red & Toby.
3 Sirene
(A.Cicci – P.Baldini)
Il traffico di vite nel mediterraneo è una piaga dei nostri tempi. Non accettiamo che qualcuno possa scappare da terre martoriate dal colonialismo e il neoliberismo occidentale. Alziamo i muri e chiudiamo i porti in difesa di un sistema economico fragile, basato sulla povertà di quello che viene chiamato terzo mondo.
4 Spingule Francese feat. Forelock
(S.Di Giacomo – A.Puglia – A.Cicci)
Rivisitazione del classico napoletano con la partecipazione di una delle più belle voci del panorama reggae mondiale: Forelock.
5 Caterina
(A.Cicci)
L’ho scoperto sulla mia pelle: non si può amare il fuoco senza accettare il rischio di bruciarsi, il lupo senza il morso, la rosa senza le spine…l’importante è esserne coscienti e sapere che alla fine tutto in amore può accadere.
6 Traumi
(A.Cicci)
Una riflessione sul bisogno di protezione, sulla fatica di ricominciare e sulla speranza che un amore non ferisca, ma guarisca.
7 Ma che ce tene chesta
(Liberato – A.Cicci)
La versione dub del brano di Liberato, personaggio che ho sempre ammirato e che mi ha sempre incuriosito. Avrei voluto suonare la batteria per lui. Ho cercato di farne una versione più mediterranea, più di mare, più isolana. Un incrocio tra le sirene di Ventotene ,quelle di Kingston e quelle di Napoli. L’autore sembra aver apprezzato rispondendo con un “Mi piace molto!!, Viva la Jamaica!”.
8 Scienze della Comunicazione
(A.Cicci – L.Garzia)
La fine di una storia non è mai un gioco pulito. Si fa a gara a chi ne esce meglio. Io me ne sono fregato, ho lasciato scorrere. Ho preso in mano la situazione e, sapendo che avrei dovuto affrontare dei demoni interni per guarire, mi sono ritirato in un esilio isolano. Con un cielo stellato incredibile e in lontananza il faro di Ischia che nelle notti buie perlomeno sapevano darmi le indicazioni geografiche della mia posizione.
9 Alla Festa
(M.Iamele – B.Vecchio – A.Cicci)
Brano ripreso dal maestro del Cassinate Benedetto Vecchio. Una delle mie più grandi paure dell’infanzia sono stati gli zampognari: musicisti dello strumento erroneamente chiamato Cornamusa, che fino a 10-12 anni mi ha perseguitato con il suo suono. Cosa non singolare se si pensa che gli scozzesi durante le guerre mandavano in prima linea i suonatori di cornamusa come intimidazione per il nemico. Nella versione cattolica si dice che la zampogna sia la voce rubata al diavolo. Insomma, un suono che per il nostro cervello è difficile da decodificare. Una paura che sono riuscito a trasformare in vantaggio, perché non c’è cosa che mi diverte di più che fare le armonizzazioni vocali.
10 Bestie in Fuga
(A.Cicci)
Ero solo, triste e mezzo scassato. Gli isolani sono gente tosta: hanno il cuore abituato alle menzogne dei turisti. Io mi sono sentito prima forestiero e poi fratello, parte di una comunità… Una canzone d’amore per quell’acqua azzurra, per quella gente che è diventata un po’ la mia gente.
KORMORANO | BIOGRAFIA
Kormorano è lo pseudonimo di Antonio Cicci, polistrumentista del sud Pontino, già conosciuto per la sua militanza nei Mellow Mood e Chicken Production, e per la collaborazione con Giancane. Caratteristica peculiare è la sua attitudine ad azzerare le distanze tra generi, ed è così che nel suo stile ritroviamo l’amore per la contaminazione tra le sonorità delle popolazioni africane e sudamericane con il dub e la musica elettronica. Kormorano canta in dialetto terracinese per tenere fede alla sua terra d’origine e alla filosofia sulla visceralità e il sincronismo della lingua indigena.
Nel dicembre 2019 pubblica “Sirene”, brano co-prodotto con Paolo Baldini (Tre Allegri Ragazzi Morti, Africa Unite), dedicato allo straziante traffico di anime nel Mar Mediterraneo. Il 24 luglio 2020 esce il singolo “Mamma nen l’è sapè”, seconda tappa del suo viaggio tra le periferie del mondo, che ha visitato personalmente e portato al centro del suo codice musicale.
Dopo aver lavorato a “Calamai”, ultimo disco della Chicken Production, rivisita il classico della canzone napoletana “Spingule Francesi”, contaminando l’acqua del golfo con quella sardo-giamaicana di Forelock.
Il 31 ottobre 2024 esce “Ma che ce tene chesta”, una dichiarazione di stima assoluta all’artista Liberato, riarrangiamento della sua “Partenope”, in una versione dub “barocca”. “Bach è il primo dubmaster della storia”, afferma.
Ispirato dal libro di Daniele Kong “Bestie in fuga” (Coconino Press), passa l’inverno 2024/25 in esilio a Ventotene, con una chitarra, un computer e un microfono, scegliendo di tramutare il suo cuore ferito in canzoni, guardando negli occhi la sua paura più grande: la solitudine.
Il 30 maggio esce “Traumi”, il primo singolo e video nato da questo processo terribile ma necessario, seguito il 27 giugno dal singolo e video “Anopheles” feat. FiloQ, contenuti nel disco d’esordio “NOVE E 15”, in uscita il 17 ottobre 2025.
Radio Febbre è sempre lieta di fare promozione ai nuovi artisti emergenti. Potete ascoltare il brano di Kormorano, “Scienze della Comunicazione“, in rotzione da oggi anche sulla nostra radio.
Anche a lui porgiamo i nostri migliori auguri per un futuro artistico e non solo, pieno di soddisfazioni. E, come sempre ci piace dire… Buona musica!
Scritto da: liga
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