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Intervista F3D UNION - 15.10.2025

Il 24 Ottobre 2025 è uscito il singolo “Pugili impazziti”, collaborazione tra la band toscana Baustelle e il cantautore milanese Tananai.
Prima di parlare del singolo vorrei aprire una breve parentesi su chi sono i Baustelle per chi ancora non li conosce.
I Baustelle sono un gruppo musicale indie rock italiano, formatosi nel 1996 a Montepulciano, in Toscana.
Francesco Bianconi, cantautore, polistrumentista, scrittore e compositore italiano, front Man del gruppo musicale toscano, e Claudio Brasini da adolescenti facevano i chitarristi nello stesso gruppo musicale dalle influenze anni sessanta, The Subterraneans (nome ispirato dall’omonimo romanzo di Jack Kerouac), insieme ad altri due ragazzi di Abbadia di Montepulciano. Nel 1996, sulla scia di gruppi come Sonic Youth e Smashing Pumpkins, Bianconi decide di inserire una presenza femminile nel gruppo, provinando una giovanissima Rachele Bastreghi. Del gruppo faceva parte anche il tastierista e arrangiatore elettronico Fabrizio Massara ma la sezione ritmica del gruppo (batteria e basso) cambierà molte volte nel corso della storia della band.
Im seguito il gruppo cambia nome in Baustelle, termine tedesco che significa “cantiere”, “lavori in corso”, scelto sfogliando un dizionario italiano-tedesco dopo una lunga ricerca su diversi testi stranieri. Lo stesso Bianconi riferirà che il nome è stato scelto per alcune curiose caratteristiche: contiene la parola “stelle”, l’ironica onomatopea “bau” ed “elle”, che in lingua francese significa “lei”.
L’anima del gruppo, colui che scrive le canzoni nonché frontman, è Francesco Bianconi, talentuoso ragazzo toscano con la passione per i grandi compositori pop degli anni 60, come Burt Bacharach, Phil Spector, ma anche Serge Gainsbourg, George Brassens e Jacques Brel, per non parlare degli italiani Fabrizio De André, Piero Ciampi e Armando Trovajoli.
Dopo i primo canonici Ep a diffusione carbonara, nel 2000 i Baustelle autoproducono assieme ad Amerigo Verardi il primo album, Sussidiario Illustrato Della Giovinezza, scritto da Bianconi e arrangiato insieme al resto della band. Come il titolo tradisce, si tratta di una sorta di concept che raccoglie canzoni espressive di un’adolescenza romantica, tormentata, spiritosa e tutta italiana. Da subito sono chiare le potenzialità del gruppo: il grande talento compositivo di Bianconi si esprime in ottime canzoni pop, capaci di essere coinvolgenti, aggressive e intensamente romantiche, sommandosi a una liricità incentrata su testi borghesi, visionari e bizzarri, densi di riferimenti e citazioni, e alla notevole interpretazione delle voci impostate di Bianconi e della Bastreghi.
I loro duetti piacciono così tanto che la fama dei Baustelle fa il giro del paese con il solo passaparola, e il “Sussidiario”, premiato come Miglior Debutto dell’anno dalla rivista Mucchio Selvaggio, diventa un disco di culto per una generazione che non si ritrova più nelle classifiche nazionali, ma cerca nella musica indipendente i nuovi miti.

Gli scarsi mezzi di produzione conferiscono un suono lo-fi, spolverato di elettronica retrò, la cui spontaneità fa letteralmente innamorare ascoltatori e critici, anche se i Baustelle rimangono per il momento un fenomeno esclusivamente underground.
Le cose cambiano quando a fare un’offerta a Bianconi e compagni è la Warner Records: forte di un budget che gli consente di produrre un disco come ha sempre desiderato, Bianconi registra La Malavita a Torino, servendosi di un’orchestra sinfonica e moderne tecnologie di mixaggio e filtraggio dei suoni. Il risultato è nulla di più lontano dal ruvido “Sussidiario”, e il vecchio pubblico che sotto la doccia canticchia ancora “Le Vacanze dell’83” si ritrova con un disco maturo, serio, e soprattutto con un singolo che passa alla radio. I Baustelle si inseriscono nella tradizione melodica italiana con un pop chitarristico saturo, e iniziano a riscuotere i primi riscontri commerciali.
Nel febbraio 2008 esce, di nuovo per la Warner, Amen, che conferma il new deal dei Baustelle verso un pop d’autore, con arrangiamenti importanti e produzione elaborata. E’ il disco che afferma la band definitivamente e ne rappresenta un altro tassello nel percorso di maturazione.
Amen amplia a dismisura la fama dei Baustelle, che si aggiudicano anche la Targa Tenco per il Miglior disco dell’anno. Nel frattempo sono in molti a riconoscere a Francesco Bianconi le doti di eccellente compositore, tanto che decide di scrivere la hit “Bruci la città” per Irene Grandi. In futuro metterà la penna su altri successi firmati per Paola Turci, Noemi, Anna Oxa, di nuovo Irene Grandi con “La cometa di Halley” sarà proposta sul palco di Sanremo nel 2010; Chiara a Sanremo 2013 con “Il futuro che sarà” e Musica Nuda.
Il desiderio di Bianconi di scrivere una colonna sonora si realizza con Giulia non esce la sera del 2009 di Giuseppe Piccioni, pellicola drammatica con Valeria Golino e Valerio Mastrandrea. Si tratta di una colonna sonora principalmente strumentale, fatta di brevi movimenti per quartetto d’archi, sulla scia della moderna tendenza minimal-classicista.
Sbucano un paio di canzoni dei Baustelle, prestate da Amen, ed esce come singolo “Piangi Roma”, una ballata melodica eseguita dall’inedito duetto Francesco Bianconi, Valeria Golino. Sul testo decadente, nostalgico e vagamente felliniano di Bianconi, la Golino stupisce per l’interpretazione à-la Jane Birkin. Il brano si aggiudicherà il Nastro d’Argento come miglior canzone originale.
Tananai, pseudonimo di Alberto Cotta Ramusino nasce a Milano, 8 maggio 1995, ed è un cantautore e produttore discografico.

Tananai ha iniziato la carriera musicale nel 2014 con lo pseudonimo Not for Us, producendo principalmente musica elettronica, per poi orientarsi verso il genere pop con lo pseudonimo Tananai dal 2018.
Il 6 giugno 2025 è uscito il suo singolo “Bella madonnina” come secondo estratto dalla riedizione digitale dell’album CalmoCobra.
Il 26 settembre 2025 ha pubblicato il singolo “Miss Oklahoma” insieme a Davide Simonetta e Paolo Santo.
Il 7 ottobre 2025 ha pubblicato il suo primo libro edito da Rizzoli, “Occhi rossi. Se bruciano gli occhi è la felicità”.
Il legame artistico tra la band toscana, Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi, e il cantante milanese Tananai, non nasce da zero: già a novembre 2024 si erano esibiti insieme all’Unipol Forum di Milano, regalando al pubblico una versione travolgente di “Charlie fa surf”.
Francesco Bianconi e i Baustelle non sono nuovi a collaborazioni con il mondo mainstream italiano. Nel 2022 Bianconi ha lavorato con Malika Ayane, e l’anno successivo la band ha unito le forze con Tommaso Paradiso. Più di recente, il front Man ha firmato per Patty Pravo il singolo “Ho provato tutto”.
I Baustelle festeggiano inoltre i 25 anni dall’uscita di Sussidiario illustrato della giovinezza con due concerti speciali: venerdì 5 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma e venerdì 12 dicembre all’Unipol Forum di Milano. Saranno le ultime date del tour legato a El Galactico e l’occasione per chiudere un capitolo intenso della loro carriera.
Il 2025 segna anche un traguardo importante per i Baustelle: 25 anni di attività, un nuovo album e il Premio Tenco alla carriera, riconoscimento del Club Tenco per il contributo dato alla canzone d’autore.
Con “El Galactico” e l’omonimo festival estivo, il gruppo ha esplorato nuovi orizzonti sonori ispirati alla California degli anni 60 e al folk-rock del Laurel Canyon, confermando la capacità di reinventarsi senza perdere identità.
Il percorso live del 2025 ha preso forma lo scorso giugno con El Galactico Festival, due giornate sold out ideate, scritte e dirette dalla band. Sul palco si sono alternati Emma Nolde, Marta Del Grandi, Neoprimitivi, I Cani e altri ospiti, set di Pierpaolo De Sanctis e Bassolino. Non sono mancate le sorprese, con la partecipazione di Coca Puma, Amalfitano, Post Nebbia e Irene Grandi, che ha condiviso con i Baustelle una versione di “Bruci la città”.
Dall’esordio con “Sussidiario illustrato della giovinezza” ai lavori più recenti, i Baustelle hanno costruito un percorso coerente e personale, raccontando la contemporaneità con uno sguardo unico nella musica italiana.
“Pugili impazziti”, prosegue quel dialogo generazionale e poetico che unisce due modi affini di intendere la musica. Il risultato è una canzone d’amore disperato, capace di unire due sensibilità che, pur provenendo da mondi differenti, si incontrano con sorprendente armonia sonora e narrativa.
“Pugili impazziti” è un brano che rappresenta la fusione tra l’eleganza malinconica dei Baustelle e la sincerità emotiva di Tananai. Il risultato, come già detto, è una canzone d’amore disperato. “L’amore di qualcuno che si è perso dentro un mondo inospitale”, la definisce Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, che su Instagram dedica il brano “a chi si sente perduto nel mondo, a chi pensa di fare la rivoluzione ma gira a vuoto, a chi si blocca dopo il primo disco e a chi avrebbe voglia di bloccarsi per sempre, a chi non ha una casa, e a chi la casa ce l’ha ma ha il cuore disperato come se non ce l’avesse”.
Una collaborazione che si è poi completata con Claudio Brasini, Rachele Bastreghi e col produttore Federico Nardelli, spiega il cantante, per “confezionare l’abito migliore alla canzone (smoking o armatura che sia) per renderlo libero e di tutti in un tempo difficile come questo”.
Un incontro molto interessante quello tra Baustelle e Tananai, perché il punto di vista di partenza dei due progetti, mi riferisco a quel che riguarda la scrittura, è molto simile. Sia Bianconi che Tananai partono da presupposti molto comuni, da immagini quotidiane, ricavando spunti poetici dalle più umane situazioni, per questo poi l’impatto è fulminante.
Questa “Pugili impazziti”, per esempio, ha un ritornello che fredda, un ritornello guidato da un’armonia che ti afferra per la gola, mentre si canta di un amore difficile, guerrafondaio, come a volte sa essere. Ormai, si sa, la musica italiana affonda in featuring ruffiani, ma non è proprio questo il caso.
La collaborazione tra I Baustelle e Tananai è il frutto di un incontro artistico inedito e la collisione di due mondi solo apparentemente distanti.
Secondo me la giovane freschezza di Tananai si incontra con il cantautorato raffinato e maturo dei Baustelle perché loro possono collaborare con chiunque e tirare fuori comunque un capolavoro ma purtroppo aggiungo loro sono ancora un gruppo di nicchia che la maggior parte delle persone nemmeno ascolta o conosce.
Senza nulla togliere a Tananai ma il pezzo cambia totalmente quando inizia a cantare Francesco Bianconi.
Un quarto di secolo non è uno scherzo, soprattutto nel circo isterico della musica italiana. I Baustelle, band totemica per chiunque abbia superato i trenta conservando un nervo scoperto, celebrano 25 anni non con un’autocelebrazione stantia, ma con un’agile, inattesa mossa laterale: la collaborazione con Tananai nel nuovo singolo, “Pugili impazziti”.
Questo sodalizio, nato da una scintilla di ammirazione reciproca, non si limita alla piattaforma di streaming è un brano, che Bianconi stesso descrive come “l’amore di qualcuno che si è perso dentro un mondo inospitale”, è una freccia scoccata nel cuore caos emotivo della nostra epoca, un ponte sonoro tra chi ha vissuto gli anni Zero e chi li sta ridefinendo.
Da Parte mia è tutto.
Alla Prossima da SonoSoloParole.
Scritto da: SonoSoloParole
today11 Ottobre 2025 312 24
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