Radio Febbre
Intervista Lenè - 28.05.2025
Oggi 18 Maggio 2021 veniva a mancare il grande maestro Franco Battiato.
Nel bene e nel male Battiato ha dedicato la sua mia vita alla musica, totalmente, alla ricerca e allo studio, ha fatto una musica di ricerca e di improvvisazione fino alla scoperta del potere metafisico della musica e della possibilità di unirsi, attraverso questo mezzo straordinario, a qualche forza che sta al di sopra di noi, e da questa scoperta è arrivato, di conseguenza, tutto quello che ha fatto nella sua straordinaria vita.
La musica di Battiato ha spesso guardato in direzione della canzone d’autore e del pop: due generi che ha rivisitato in maniera colta e raffinata contaminandoli con stili musicali sempre diversi fra cui la musica orchestrale, il rock progressivo, la musica etnica, la new wave e quella elettronica. I suoi testi, inusuali e di carattere citazionista, sono spesso dolenti e pieni di riferimenti polemici alla società dei consumi e alla classe politica italiana, ma gli altri temi cari all’artista sono la filosofia, l’esoterismo e il misticismo.
I primissimi album della sua discografia sono caratterizzati da un “sound” progressivo e sperimentale che spazia dall’elettronica del suo primo album Fetus uscito nel gennaio 1972, al sound rumorista del suo secondo album Pollution del gennaio 1973), fino al minimalismo alla Terry Riley (compositore statunitense considerato uno dei maggiori rappresentanti della musica minimalista) del terzo album Sulle corde di Aries del 1973.
Successivamente, Battiato rinuncia al formato canzone abbracciando l’avanguardia contemporanea giocata sul collage e sull’improvvisazione dell’organo o del pianoforte: segni di un forte interesse da parte dell’artista nei confronti del compositore tedesco compositori più all’avanguardia del ventesimo secolo Karlheinz Stockhausen (conosciuto per il suo lavoro sulla musica elettronica) e del compositore e teorico musicale statunitense John Cage.
La fase sperimentale terminerà alla fine degli anni settanta, ma Battiato ritornerà occasionalmente su questi passi come confermano i futuri Campi magnetici pubblicato nel 2000conil diciannovesimo album Joe Patti’s Experimental Group pubblicato nel 2014.
Battiato si è cimentato poi in un pop con forti allusioni alla musica colta e a quella etnica come conferma il suo nono album L’era del cinghiale bianco del 1979, reputato uno degli album di musica italiana più innovativi del periodo per i suoi riferimenti classicheggianti e gli arrangiamenti esotici, un album che segnò il passaggio del musicista siciliano alla new wave e al pop, dopo il periodo sperimentale iniziato nel 1972, pensate l’album vendette 150000 copie in Italia.
Ad esso segue il decimo album Patriots pubblicato nel 1980, che anticipa le sonorità new wave che caratterizzarono il decennio. La title track è una canzone che si dimostra molto vicina anche alla situazione politica dell’epoca, con riferimento anche alle categorie borghesia-proletariato allora imperanti nella cultura italiana. Diverso è il successivo undicesimo album La voce del padrone del 1981, più accessibile e con riferimenti espliciti al punk e alla new wave, questo album fu pubblicato in Spagna con il titolo La voz de su amo e con i titoli dei brani tradotti.
Da annoverare l’uso atipico del Coro dei Madrigalisti di Milano, che danno un tocco “zappiano” (tocco alla Frank Zappa per intenderci) ad un paio di pezzi, di questo album il brano più significativo del disco è però rappresentato da “Gli uccelli”, composizione di reminiscenze classicheggianti, unite ad un suono elettronico che costituisce lo “Zeitgeist” di quegli anni.
L’arca di Noè del 1982 dodicesimo album, ricalca la formula del disco precedente e introduce per la prima volta il campionatore mentre il successivo e tredicesimo album del 1983 Orizzonti perduti è più intimista e lontano dalle sonorità commerciali dei due precedenti album.
Nel quattordicesimo album Mondi lontanissimi del 1985 si anticipano i futuri interessi dell’autore nei confronti della musica orchestrale, ribaditi sull’orientaleggiante e mistico del quindicesimo album Fisiognomica del 1988, album che raggiunse il primo posto in classifica, risultando il quindicesimo album più acquistato in Italia, riuscendo a vendere, già a maggio, circa 300 000 copie, in questo album fa uso, per la prima volta, di “melodie ricercatissime e per niente mirate al facile ascolto”, così come in alcune opere liriche inaugurate con l’album Genesi del 1987
Dagli anni novanta si intensifica la ricerca del cantautore verso nuove direzioni e la rilettura colta di brani classici, è il caso di il sedicesimo album Come un cammello in una grondaia del 1991. Battiato rivela poi anche un notevole interesse per la world music nel suo diciassettesimo album Caffè de la Paix pubblicato nel 1993, che include strumenti quali il tabla che è uno strumento a percussione originario dell’ India, del Pakistan e Bangladesh, costituito da una coppia di piccoli tamburi, uno solitamente di legno e l’altro di metallo o argilla, sui quali è tesa mediante legacci di cuoio la membrana in pelle, la cui tensione si può modificare per mezzo di cilindretti o tasselli di legno collocati tra il fusto e i legacci; il sarod che è uno strumento cordofono pizzicato usato originariamente nella musica indiana, e insieme al sitar è lo strumento predominante nella musica tradizionale sempre del nord dell’India, Pakistan, Bangladesh; e il tampura anch’esso strumento musicale della tradizione indiana la cui forma assomiglia a quella di un liuto dal collo allungato ed è uno strumento a corde. La forma del corpo del tampura è simile a quella del sitar, ma senza tasti, solo le corde aperte vengono suonate per accompagnare altri musicisti. Ha quattro o cinque (raramente sei) corde metalliche, che vengono pizzicate una dopo l’altra in modo regolare per creare una risonanza armonica sulla nota fondamentale chiamata bordone o dron). Il tambura è stato utilizzato da George Harrison dei The Beatles in brani come Within You Without You, Love You To, Tomorrow Never Knows, e da Brian Jones dei The Rolling Stones, per esempio in Street Fighting Man.
Nel 1995 Battiato inizia l’importante collaborazione con il filosofo, scrittore, poeta, aforista e paroliere italiano Manlio Sgalambro (ricordo che la sua opera filosofica è stata definita di orientamento nichilista ma più volte negato dallo stesso Sgalambro), che da quel momento in poi curerà i testi.
Libero dall’incombenza dei testi, Battiato può quindi sperimentare musicalmente: il rock del suo diciannovesimo album L’imboscata del 1996 e successivo ventesimo album Gommalacca del 1998(raggiunse la prima posizione in classifica) più vicino allo stile drum and bass allora imperante, introducono le chitarre elettriche e questi sono presenti anche nel ventunesimo album Ferro battuto del 2001.
Apro una breve parentesi sullo stile drum and bass il cui nome, che può anche essere ortograficamente scritto drum’n’bass, drum&bass o anche d’n’b, letteralmente significa “batteria e basso”. Infatti è caratterizzato dalla presenza di breakbeat nella batteria, dalle partiture di basso molto pesanti e dalle basse frequenze: lo scopo è di far sentire a coloro che ballano le vibrazioni all’interno del proprio corpo.
I riferimenti alla musica orientale sono invece caratteristici nel ventiquattresimo album Dieci stratagemmi del 2004.
Sulla vita privata di Battiato c’è poco da dire poichè era noto anche per essere estremamente riservato e non aver mai amato la vita mondana, preferendo la sua residenza di Milo, alle pendici dell’Etna, dove tra l’altro ha avuto come vicino di casa per molti anni il collega Lucio Dalla.
Battiato era credente, ma non si identificava in una religione in particolare, sebbene il quotidiano Il Messaggero abbia sostenuto che nel 2000 si fosse convertito all’Islam, secondo altre fonti fu invece molto vicino al Cristianesimo nei suoi ultimi anni di vita tanto che il suo funerale fu celebrato in forma privata da due sacerdoti cattolici suoi amici. Fu in ogni caso profondamente interessato alla mistica e alla spiritualità e la sua ricerca spaziò tra cristianesimo, sufismo, ebraismo, buddhismo, induismo ed esoterismo nelle loro varie forme, riflettendosi profondamente nelle sue opere.
Fu insignito di molti premi tra cui:
Premio Billboard Europa come migliore opera prima, per l’album Fetus nel 1972; Premio di Composizione Internazionale Stockausen, per il brano “L’Egitto prima delle sabbine” nel 1978; il 1981 Vince il Festival di Sanremo, come autore del brano “Per Elisa”; nel 1982 vince Il Disco Verde al Festivalbar, come autore del brano “Un’estate al mare”;il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo per la partecipazione all’Eurovision Song Contest 1984; Il Premio del XXIV Casali dal comune di Bronte nel 1986; Il Premio Idria per la musica dal comune di Mascali nel 1988; Targa Tenco per il brano “Povera Patria”, giudicata miglior canzone dell’annonel 1992; nel 1996 Il comune di Gangi gli conferisce la cittadinanza onoraria; il Premio italiano della musica come canzone italiana dell’anno, per il brano “La cura” nel 1997; Targa Tenco per l’album Gommalacca, giudicato miglior disco dell’anno nel 1999; Targa Tenco come miglior interprete per l’album “Fleurs” nel 2000; Premio Ambiente 2000 dal comune di Pantelleria sempre nel 2000 e nello stesso anno vince il Giglio d’Oro al Premio Galileo 2000, per l’album Campi magnetici e il Premio Librex Montale, sezione “Poetry for Music”; il Premio Giara d’Argento come “Grande Siciliano” dal comune di Giarre nel 2001; il Premio Volare per il miglior arrangiamento al Festival di Sanremo, come arrangiatore del brano “Morirò d’amore” nel 2003 ma nello stesso anno gli viene dedicato l’asteroide 18556 Battiato; il Nastro d’argento come miglior regista esordiente, per il film Perdutoamor nel 2004 ; il Riconoscimento speciale per la “Sperimentazione del rapporto tra immagini e musica nel cinema” al Premio Videoclip Italiano, per il film Musikanten nel 2005; il Premio Unimarche “Università delle Armonie” durante il Musicultura nel 2007 nello stesso anno vince anche il Premio per la miglior regia al Sicilian Film Festival, per il film Musikanten e l’ “Angelo alla carriera” al Terni Film Festival esempre nel 2007 il Premio Ciampi alla carriera; nel 2008 Il comune di Vittoria gli conferisce la cittadinanza onoraria, anno in cui vinse anche il Premio Ara di Giove dal comune di Pedara e il Premio Testimone del Tempo dal comune di Acqui Terme; Premio Tenco alla carriera nel 2009; il Premio CD Platino ai Wind Music Awards, per l’album Inneres Auge nel 2010; il Premio Truffaut della XLII edizione del Giffoni Film Festival nel 2012; Vincitore della XX edizione del Premio Tributo ad Augusto nel 2012 anno in cui vinse ancheil Premio Anna Luce alla carriera dal comune di Avezzano; il Premio CD Oro ai Wind Music Awards, per l’album Apriti sesamo nel 2013; il Premio Internazionale ArteSpirito della Repubblica di San Marino, per la categoria “Musica e Spiritualità” nel 2014 anno in cui vinse ancheil Premio al dialogo Tre Volte Dio; il Premio Etna dal comune di Linguaglossa nel 2017.
Ma voglio concludere questo mio ricordo con le sue parole, parole tratte dei titoli delle sue canzoni… Spero lui ovunque sia non mi maledica per averlo fatto!
CUCCURUCCUCÙ!!!! “Ecco com’è che va il mondo”
“Era de maggio”, era “La stagione dell’amore” e tu hai sventolato “Bandiera bianca” e te ne sei andato, solo come “Le aquile”, perché “Le aquile non volano a stormi”.
“Era l’inizio della primavera” e stavi già “Aspettando l’estate”. “Che cosa resta?”, scrivevi, “Vivere venti o quarant’anni in più è uguale… e il corpo vive giustamente solo questa vita”. “Col tempo, sai, col tempo tutto se ne va… ogni cosa appassisce”
Forse. Forse sei stato “Di passaggio”, nel tuo “Veloce volo”.
Ma di te resta la musica, quella solo tua, che la riconoscevi lontano un chilometro, restano le note, le parole, che portano scritto anche il nostro ultimo saluto a te, Maestro e poeta.
Di te restano più che “Frammenti”, lasci “Il potere del canto”, “Il silenzio del rumore”, “Il Vuoto”. Lasci “L’incantesimo” della tua poesia. Lasci “L’oceano del silenzio” e “L’ombra della luce”.
Oggi “La musica è stanca” senza te, ma non abbastanza per dimenticarti. “La musica non ti scorderà mai”. L’hai scritto per un’altra, ma oggi è per te. Più che mai vera.
Ciao Franco, “Casto divo”! Resti “Come un sigillo”, “Da Oriente a Occidente”.
Ciao Franco! “Tutto l’universo obbedisce all’amore” ed è lì che troverai adesso il tuo “Centro di gravità permanente”, magari guardando dall’alto “Alexander Platz”. E noi vogliamo “vederti danzare”, mentre suoni le “Campane tibetane”
N.B. Le immagini utilizzate per questo articolo sono immagini tratte da un CD e da un Disco che chi vi scrive ha regolarmente acquistato qualche anno fa.
Da parte di SonoSoloParole è tutto.
Scritto da: SonoSoloParole
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liga il 18 Maggio 2025
Grande Franco Battiato, grande artista, grande intelletuale spirituale e grande persona che ho avuto l’onore di incontrare, il piacere di scambiare qualche parola e l’emozione di stringergli la mano.
Chi ancora non lo conoscesse, approfitti di questo bel ricordo di SSP per approfondire la sua storia e le sue opere.
Ciao