Buonasera, eccomi di ritorno dal Festivaletteratura di Mantova, tenutosi dal 6 al 10 settembre 2023.
Premetto che per puro caso, ho cercato su internet quando si sarebbe tenuta questa, a mio avviso,bellissima manifestazione, solamente domenica 10. Quindi mi sono precipitata a Mantova 🙂 (dopo aver convinto il marito ad accompagnarmi)
Ho trovato una giornata settembrina piacevole e il clima che si respira durante il festival è di ordine, curiosità e tanta ma tanta letteratura.
Il programma è fitto, con ospiti autori e giornalisti e gli ingressi sono liberi o ad accesso previo pagamento.
Noi siamo arrivati alle ore 10 e alle 11 ci siamo inseriti nel primo appuntamento ad accesso libero che si teneva in “tenda Sordello” con l’intervento di Alessandro Giammei. Egli ha spiegato con sottile ironia le differenze tra il mondo maschile e quello femminile. L’educazione che riceviamo fin da bambini, vedi ad esempio il gioco Mighty Max per i maschietti e Polly Pocket per le femminucce. Da qui ancora una cultura che vede il coraggio e la sfrontatezza dell’uomo cozzare con la delicatezza della donna. L’uomo aggressivo senza una casa, e la femminuccia nella sua tranquilla abitazione.
Alle 12 ci siamo spostati nella “tenda dei libri” ad ascoltare il fuoco sacro della scrittura con l’intervento di Emanuele Trevi. Quello che accende la fantasia, che scalda le passioni di uno scrittore tanto da non poter resistere al bisogno fisico di impugnare la penna è senza dubbio un fuoco. Questo ed altro ci ha raccontato E. Trevi dicendo che la memoria è sostanza e alle volte la creatività diventa un artiglio. Bisogna saper osservare il momento giusto per scrivere e ciò si trasforma in arte. Con la scrittura si viaggia in un equilibrio di ricordi e di futuro. Noi diveniamo il futuro di quello che è il passato. Non abbiamo le chiavi della saggezza ma la risonanza di continuare ad essere bambini è drammatica e al tempo stesso reale.
Alle 14 abbia ascoltato Emanuele Atturo, con il suo “Borg vs McEnroe”. Ci ha riportato alla rivalità e amicizia storica tra i due professionisti del tennis. Loro si sono sfidati 14 volte ed hanno vinto 7 partite ciascuno. I due riflettono come in uno specchio, fragilità e punti di forza l’uno dell’altro.
Insomma è stata un’immersione in questo mondo che è la scrittura e la lettura. Bancarelle di libri a volontà.
Isa


Ciao Isa, che bello leggere questo tuo articolo. Mi sembra di ritornare nella bellissima Mantova alla quale sono legato da tanti ricordi delle mie visite passate sin da bambino. Deve essere stata una bellissima manifestazione in una città meravigliosa. Adesso che abbiamo il tuo articolo è come se avessimo segnato sulle nostre agende un appuntamento futuro da non mancare!
Grazie Isa, continua così!
Gentilissimo come sempre.
Mi fa piacere aver suscitato belle emozioni
In un posto così potrei passare tutta una giornata senza accorgermi dello scorrere del tempo. Quanto sono belli i libri, quelli di carta che puoi annusare e sentire tra le dita, magari macchiando le pagine di caffè, di crema solare e di spuntini pomeridiani in spiaggia. Trasudano emozioni. Peccato non esserci stata, mi sarebbe piaciuto e ne sarei uscita con qualche chilo in più nello zaino e non vedendo l’ora di sfogliare i miei nuovi tesori. Il Kindle è una bella invenzione, ma per me non e’ la stessa cosa. Grazie Isa anche per averci riassunto il contenuto degli interventi che hai ascoltato. Non mi resta che segnare la data per il prossimo anno e programmare un bel weekend di fine estate a Mantova, che ho visto moltissimi anni fa e vorrei tornare a visitare.
È davvero meraviglioso come sai descrivere gli attimi che ho vissuto.
Grazie Selene
Ciao Isa
Tutto scritto bene ed interessanti spunti,chiaramente sintetizzare una giornata ed interventi del genere non è possibile.
Quindi mi soffermerò su l’indomabile marito che in uno slancio di amore puro(mi sembra di capire) nei tuoi confronti ti ha accompagnata.
10 al marito
10 x Isa
Simone76
I
Grazieeeeee…e x questo che lo amo
Ciaooo
Da lettrice con ľ hobby della scrittura, questo sarebbe stato il mio posto ideale. Mi hai ricordato cosa succedeva quando prendevo la penna e partivo con poesie o racconti. Usciva tutto da solo e d’istinto. Poi gli impegni, la stanchezza, hanno fatto in modo che quel fuoco sacro piano piano si assopisse… Ma non è spento, chissà se prima o poi non tornerà ad ardere. Grazie Isa.
Cara Pam non è mai troppo tardi per tornare a scrivere….
Kiss